CHI SIAMO: LA NOSTRA STORIA

I dodici bizzarri Soci Fondatori, tra i quali Laura Monastier, Ettore Signori, la nostra indimenticabile Olga Tosi, Emma Treves, Aurelio Stanzione, marito della vicepresidente e Francesco Michelon, figlio della stessa, Alberto Pasquali e Claudio Balzarotti, che tutti conosciamo come grande amico della presidente si riuniscono intorno a una tavola rotonda il 23 marzo 2013 alle 18,30.
L’intuizione geniale era scattata una domenica d’inverno davanti a un bicchiere di vino, su brillante quanto inatteso suggerimento di Aurelio che è, e resta, a tutti gli effetti il “gran colpevole” e che tutti i soci e specialmente i volontari, non possono che ringraziare.
L’avventura non era, in ogni caso, un’improvvisazione ma il frutto di una ricerca di Carla De Bernardi e Lalla Fumagalli sul campo, in archivio e in tutte le biblioteche milanesi, iniziata nel 2010, che già nel dicembre 2013 avrebbe prodotto una Guida illustrata in italiano e in inglese.
Quel pomeriggio di inizio primavera, dunque, le nostre due “attempate ma giovanili ragazze” vengono nominate seduta stante presidente e vicepresidente e, consapevoli di avere un compito arduo ma affascinante, si mettono immediatamente al lavoro. Nel mese di maggio di quello stesso anno, con il loro libro in mano e con l’idea, che si rivelerà vincente, di aprire al Monumentale un Laboratorio di restauro a vista dei visitatori, le due amiche partono alla volta dell’Assessore Franco D'Alfonso che le riceve subito, con loro grande stupore, e le accoglie a braccia aperte dal momento che sta proprio pensando cosa fare di utile, di bello e di efficace per far conoscere, promuovere e valorizzare questo luogo incantevole e per tutelarne il patrimonio storico-artistico e culturale ma prima di tutto umano. Il contributo dell'Amministrazione diventa così fondamentale per individuare lo spazio, metterlo a norma, ottenere le necessarie autorizzazioni.

Ma, ben prima di tutto questo, era nato un amore a prima vista tra le nostre due amiche e la Fonderia Artistica Battaglia, situata non lontano, un luogo unico, regno nientedimenoché di Matteo Visconti di Modrone.Dal 1913 qui viene fuso a più di mille gradi il bronzo per dare vita alle opere di grandi maestri del ‘900, come Adolfo Wildt, Arturo Martini, Giacomo Manzù, Lucio Fontana, Luciano Minguzzi, Francesco Messina, Floriano Bodini e a quelle di artisti contemporanei internazionali, come Arnaldo Pomodoro e Giuseppe Penone, nonché a quelle di numerosi giovani emergenti per i quali è una sorta di mecenate. La tecnica è quella nobile e antica della fusione a cera persa.

Al Monumentale sono state finora censite, sempre da Carla e Lalla, quasi centotrenta opere provenienti dagli altiforni di via Stilicone 10 dove la Battaglia ha sede da sempre, tra le quali brilla l’astro fulgido della Edicola Davide Campari, una maestosa Ultima Cena appoggiata su un gigantesco masso erratico levigato, firmata dal grande Giannino Castiglioni.

IL LABORATORIO INTERNO

Il progetto del Laboratorio contempla fin dall'inizio e sempre con la promozione degli Amici, oltre alla gloriosa fonderia, arruolata per prima, anche il Corso di Restauro dell’Accademia di Brera, diretto dal Prof. Luciano Formica che, per godersi la meritata pensione, ha lasciato il passo alla Professoressa Donatella Bonelli, proveniente dalla natìa Umbria.
Dal 2 novembre 2014 il Laboratorio, che si apre su un prato segreto, è operativo con il supporto tecnico delle preziose attrezzature donate al Comune dalla Fonderia e dall'Accademia; il restauro dei bronzi è stato fin dall'inizio coordinato dalla straordinaria Bruna Mariani, diplomata all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, purtroppo scomparsa nell'agosto 2020.
Le studentesse e gli studenti di Belle Arti si sono appassionati da subito, grazie alla loro fresca intelligenza, ai capolavori del Museo a cielo aperto, e alcuni di loro hanno già scelto di fare su questo la tesi finale.
Le loro voci squillanti risuonano, durante tutto l'anno accademico, tra le pareti severe del camposanto, portando vita e allegria.

   

MU141 - LA VITA INFINITA

L'Associazione e la Fonderia Artistica Battaglia, unendo forze e passione hanno ulteriormente arricchito questo luogo con un nuovo capolavoro, MU 141 - La vita infinita, ideato da Camilla Bonzanigo, una soave fanciulla nonché giovanissima artista di talento in Battaglia, concepito dal grande Maestro Kengiro Azuma.
Dal 4 giugno 2015 il monumento svetta placido nel prato davanti alle antiche mura perimetrali, affiancato da due panchine di marmo dello stesso autore sulle quali pensare, scrivere, leggere, chiacchierare...


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